LA RIBELLIONE DI CIRO IL GIOVANE
LA CRISI DELL'IMPERO PERSIANO E LA RIBELLIONE DI CIRO
Cosa accadde all'impero persiano dopo le sconfitte ricevute dalla Grecia?
Dopo le sconfitte ricevute dalla Grecia, per l'impero persiano era iniziato un periodo di decadenza.
Nelle province i satrapi governavano come padroni, tenendo conto solamente dei propri interessi.
Il governo centrale, inoltre, era indebolito da intrighi di palazzo e da conflitti per la successione.
Tutto ciò portava spesso a sommosse interne e riduceva il prestigio che i Persiani avevano all'estero.
Cosa accadde alla morte del sovrano Dario II?
Nel 404 a.C. morì il sovrano Dario II.
Egli lasciò due figli:
- Artasèrse II, il primogenito, al quale andò il trono;
- Ciro il giovane, al quale spettò il governo delle satrapìe dell'Asia Minore.
Ciro, però, non era contento dell'incarico ricevuto e mirava a togliere il trono al fratello.
Cosa fece Ciro per raggiungere il suo obiettivo?
Per raggiungere il suo obiettivo Ciro raccolse, di nascosto, un esercito assoldando più di 10.000 mercenari greci.
L'esercito da lui formato era guidato dallo spartano Clearco che mosse verso la capitale della Persia, Susa, ma venne fermato da Artasèrse a Cunassa (401 a.C.). Qui l'esercito fu sconfitto e Ciro fu ucciso.
Cos'è la ritirata dei diecimila?
Dopo la sconfitta di Cunassa, i mercenari greci si diedero alla ritirata: per questa ragione si parla della ritirata dei diecimila.
Nel frattempo, però, era stato nominato satrapo dell'Asia Minore, al posto di Ciro, Tissaferne.
Egli riuscì ad uccidere la maggior parte dei comandanti dell'esercito greco che si ritrovò senza nessuna guida, senza viveri, in un territorio sconosciuto ed esposto ad ogni tipo di insidia.
Fu allora che un giovane ateniese, Senofonte, si mise a capo di tale esercito riuscendo a ricondurlo in patria.
