TORNEI E GIOSTRE MEDIOEVALI
COME SI SVOLGEVANO I TORNEI E LE GIOSTRE MEDIOEVALI
Che cos'erano i tornei?
I tornei erano dei combattimenti durante i quali i cavalieri mettevano in evidenza le loro abilità nell'uso delle armi.
Questi combattimenti potevano essere:
- singoli;
- oppure a squadre.
Quando si diffusero i tornei?
I tornei si diffusero, in modo particolare, tra il XII e il XV secolo.
Con quali altri nomi erano chiamati i tornei?
I tornei erano chiamati anche giostre o caroselli.
Quando nacquero i tornei e per quali ragioni?
Non sappiamo esattamente quando nacquero i tornei e per quali ragioni.
Probabilmente essi si svilupparono da una tradizione dei Longobardi, quella del giudizio di Dio ovvero un modo per risolvere una disputa tra due contendenti che si affrontavano in una serie di prove, nella convinzione che Dio avrebbe fatto vincere colui che aveva ragione.
Quale fu l'evoluzione dei tornei?
I tornei non ebbero sempre le stesse caratteristiche.
Intorno all'anno 1000 essi venivano usati dai cavalieri come strumento di addestramento in vista dei combattimenti veri e propri.
I tornei si svolgevano nelle campagne e, ad essi, partecipavano due piccoli eserciti, ognuno dei quali era composto da cavalieri, scudieri, fanti, arcieri e pedoni.
Il torneo era la simulazione di una vera e propria battaglia, si svolgeva nel corso di diversi giorni e, lo scopo di ognuno dei due eserciti, era quello di catturare il maggior numero possibile di avversari.
L'esercito vincitore si spartiva le armi e i cavalli sottratti agli avversari: per questa ragione la partecipazione ai tornei era sia uno strumento di addestramento che un modo per potersi arricchire in caso di vittoria.
Successivamente, intorno al 1150, i tornei divennero degli spettacoli, tenuti non più nelle campagne bensì nelle corti, in occasione di particolari festività.
Durante i tornei i cavalieri mostravano la loro abilità nell'uso delle armi: i combattimenti erano veri, ma venivano usate delle armi smussate in modo da risultare meno pericolose.
In questo periodo alcuni cavalieri si specializzarono proprio nella partecipazione a questi spettacoli: essi giravano da una corte all'altra per prendervi parte. I più abili divennero popolari e molto richiesti dal pubblico.
I tornei permettevano ai cavalieri anche di frequentare le corti, creare legami ed alleanze.
Più tardi, intorno al 1300, sia la Chiesa che i sovrani decisero di vietare tali combattimento dato che, spesso, essi diventavano violenti e provocavano molte morti. Tuttavia i tornei continuarono a svolgersi, anche se con regole più severe.
Infine, dal 1600 circa al 1750, le giostre si trasformarono in caroselli, cioè in spettacoli nei quali non c'era più nessun combattimento, ma si assisteva solamente a delle esibizioni al galoppo e a delle evoluzioni a cavallo.
Come si svolgevano i tornei?
I tornei avevano delle regole rigide.
Nei combattimenti individuali, i due cavalieri correvano l'uno contro l'altro cercando di colpire con la lancia l'avversario, in modo da farlo cadere a terra.
Se nessuno dei due ci riusciva al primo tentavio, si ripeteva il duello fino a che uno dei due soccombeva.
Nei tornei a squadre, invece, si assisteva contemporaneamente a più combattimenti.