LA GUERRA CONTRO I PIRATI
GUERRA PIRATICA DI POMPEO
Perché scoppiò la guerra contro i pirati?
La pirateria, da alcuni anni, non rappresentava più un fenomeno isolato: i pirati insidiavano costantemente i traffici nel Mediterraneo. Non si trattava più di navi isolate, ma di flotte che avevano le loro basi nella Cilicia (l'attuale Tuchia) e nell'isola di Creta.
I pirati assalivano le navi catturando gli equipaggi e i passeggeri, che venivano rivenduti come schiavi; intercettavano i trasporti di truppe e di denaro pubblico, ma soprattutto attaccavano le imbarcazioni che trasportavano il grano verso Roma rendendo difficili gli approvvigionamenti.
I viveri iniziavano a scarseggiare nella città, mentre i loro prezzi aumentavano creando grande malumore nella plebe.
La pirateria, quindi, rappresentava una minaccia per i traffici di Roma e delle sue province.
Quale fu la proposta di Aulo Gabinio per risolvere il problema dei pirati?
Quale fu la reazione del Senato di fronte a tale proposta?
Il Senato si rese conto che la concessione di un simile potere, che mai prima di allora era stato attribuito, comportava un grande rischio e per questa ragione si oppose.
Perché il Senato, successivamente, acconsentì a tale proposta?
Successivamente, il Senato dovette acconsentire a tale proposta perché pressato dal popolo che temeva di restare senza rifornimenti.
Venne quindi approvata la legge Gabinia.
Quali furono le forze schierate dai Romani contro i pirati?
I romani schierarono, contro i pirati:
- 500 navi;
- 120.000 uomini;
- 5.000 cavalieri.
Come si risolse la guerra contro i pirati?
Pompeo riuscì a sconfiggere i pirati nell'arco di 3 mesi.