I REGNI ELLENISTICI DOPO LA MORTE DI ALESSANDRO MAGNO
LA FORMAZIONE DI REGNI INDIPENDENTI
Cosa accadde dopo la morte di Alessandro Magno?
Dopo la morte di Alessandro Magno non vi erano eredi al trono.
Iniziò, così, un periodo che durò circa 40 anni durante il quale i generali, detti diadochi, diedero vita ad una serie di guerre e di intrighi nel tentativo di assumere il controllo dell'impero.
Quali furono le cause di tali lotte?
Le principali cause di tali lotte furono due:
- da una parte il fatto che molte città greche erano desiderose di riacquistare la loro autonomia;
- dall'altro, l'eterno contrasto tra vincitori e vinti e il fatto che molti Macedoni non avessero mai accettato la fusione con le popolazioni sconfitte.
Quando questa situazione cambiò?
Questa situazione cambiò intorno al 306 a.C. quando, alcune dinastie macedoni, iniziarono a governare i territori che erano riuscite a porre sotto il loro controllo, assumendo il titolo di re.
Si crearono così tre regni indipendenti:
- il regno di Macedonia che comprendeva anche la Grecia;
- il regno d'Egitto;
- il regno di Siria che corrispondeva, all'incirca, il vecchio impero persiano e che comprendeva, al suo interno il regno di Pergamo e il regno della Battriana.
Quali furono le caratteristiche del regno di Macedonia?
Il regno di Macedonia fu retto dal generale Antipatro.
Tale regno mantenne il controllo sulla Grecia.
Esso risultava economicamente più arretrato rispetto agli altri. Ciò era dovuto al fatto che le città greche erano ormai state tagliate fuori dalle principali rotte commerciali.
Alla morte di Antipatro, avvenuta nel 319 a.C., iniziò la dinastia degli Antigonidi che rimase fino alla sconfitta da parte dei Romani.
Quali furono le caratteristiche del regno d'Egitto?
Il regno d'Egitto fu retto dal generale macedone Tolomeo, fondatore della dinastia dei Tolomei che rimase al potere fino alla sconfitta da parte dei Romani nel 31 a.C.
I Tolomei si fecero accettare dal popolo proponendosi come prosecutori dei faraoni. Essi non toccarono la religione egiziana, bensì furono protettori del culto e della classe sacerdotale.
L'amministrazione dello stato e l'esercito furono affidati ai greci.
Di tutti i regni fu quello che ebbe maggiore stabilità politica.
Economicamente fu il più florido di tutti i regni ellenistici grazie ai traffici commerciali nel Mar Egeo.
La sua capitale, Alessandria, divenne la città più importante, centro della cultura ellenistica. Essa, però, fu anche la sede di molte fabbriche di stoffe, di vasi e di profumi. Divenne il più importante porto dell'Egitto dove arrivavano le derrate provenienti dalle regioni interne dell'Africa, dell'Arabia e dell'India.
Quali furono le caratteristiche del regno di Siria?
Il regno di Siria era il più esteso e anche il più vario da un punto di vista etnico.
Vi si parlavano diverse lingue: greco, persiano, aramaico. Vi si professavano varie religioni: il politeismo dei greci, la religione di Zoroastro, il giudaismo. Anche per questo, tale regno non ebbe la stabilità che ebbe invece il regno d'Egitto.
Il regno di Siria fu retto dal generale macedone Seleuco e dalla dinastia dei Seleucidi.
Seleuco edificò nuovi centri urbani che godevano di grande autonomia politica, nonostante pagassero i tributi.
Ben presto, dal regno di Siria si staccò il regno di Pergamo, retto dalla dinastia degli Attalidi che, al tempo dei Romani, strinse con questi dei legami amichevoli. La capitale, Pergamo, fu uno dei grandi centri della cultura ellenistica.
Successivamente, dal regno di Siria, si staccò anche il regno della Battriana.
Iniziò, quindi, un periodo di decadenza politica e di disgregazione che portò alla formazione di una serie di regni minori: tutto ciò favorì la conquista da parte dei Romani.