LE ORIGINI DI ROMA SECONDO LA LEGGENDA

ROMOLO E REMO

Quando si diffuse la leggenda intorno alla nascita di Roma?

La leggenda intorno alla nascita di Roma si diffuse alcuni secoli dopo, quando la città era già diventata molto potente.

Per quale ragioni si diffuse tale leggenda?

Tale leggenda si diffuse per il desiderio di dare a Roma un'origine divina, nobile e al di fuori dell'ordinario.

In questo modo si affermava che Roma era una città voluta dagli dèi.

LA LEZIONE PROSEGUE SOTTO LA PUBBLICITA'

Come ebbe origine Roma secondo la leggenda?

Secondo la leggenda tutto ebbe inizio da Troia. Dopo la sua caduta Enea valoroso eroe e figlio della dea Venere, fuggì. Egli era predestinato a cercare il luogo dove sarebbe sorta una nuova città conquistatrice del mondo.

Insieme ad Enea vi erano il padre Anchise e il figlio Iulo.Sua moglie, invece, era morta nella caduta di Troia.

Egli sbarcò sulle coste del Lazio dove venne accolto dal re Latino che gli diede, la figlia Lavinia, in sposa. Quindi Enea fondò AlbaLonga e vi regnò fino alla sua morte.

I successori di Enea si avvicendarono al trono pacificamente fino a quando il trono spettò a Numitore, il quale fu cacciato dal fratello minore Amulio.

Quest'ultimo, per evitare che i discendenti del fratello potessero vendicarsi, uccise suo figlio e costrinse la figlia, Rea Silvia, a diventare sacerdotessa del tempio di Vesta, dato che ad esse era proibito sposarsi e, in tal modo non avrebbe avuto eredi.

Ma Marte, re della guerra, si innamorò di Rea Silvia e nacquero così due gemelli.

Venuto a sapere della cosa, Amulio ordinò ad un servo di buttare i due bambini nel Tevere, ma il servo li mise in un cesto e li lasciò andare alla corrente del fiume.

I bambini furono trovati da una lupa nei pressi del Palatino. La lupa li allattò fino a quando un pastore non li trovò e li accolse nella sua casa dando loro il nome di Romolo e Remo.

I due fratelli, dopo essersi vendicati di Amulio uccidendolo, decisero di fondare una città nel luogo in cui erano stati trovati dalla lupa.

La fondazione di una città partiva da un rito che consisteva nel tracciare un solco quadrato con un aratro, solco che rappresentava il perimetro della futura città.

Non sapendo chi dei due dovesse compiere tale rito, si recarono su un colle e decisero che, il prescelto dagli dèi, sarebbe stato colui che avesse contato più uccelli. Così toccò a Romolo procedere alla fondazione di Roma.

Però Remo, invidioso del fratello, oltrepassò il solco tracciato da Romolo. Questo gesto veniva considerato un oltraggio. Così Romolo uccise il fratello Remo e divenne il primo re di Roma.

Questa leggenda è del tutto infondata?

Questa leggenda non è del tutto infonda: essa modifica la realtà dei fatti aggiungendovi elementi di fantasia.

Alcuni reperti archeologici confermano degli aspetti narrati dalla leggenda.

Ad esempio, in una villa nelle vicinanze di Roma è stata ritrovata la Tabula Iliaca, una serie di lastre in calcare, sulle quali sono raffigurati alcuni episodi narrati da Omero. In una di queste lastre viene illustrato il viaggio verso occidente compiuto da Enea e dal padre Anchise.

 
 
 


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