L'EDUCAZIONE DEGLI SPARTIATI

COME VENICANO EDUCATI GLI SPARTIATI

Com'era l'educazione spartana?

L'educazione spartana era estremamente rigida.

Tale educazione riguardava gli Spartiati.

Cosa accadeva alla nascita di uno Spartiata?

Alla nascita di uno Spartiata gli anziani verificavano che fosse sano.

Se il bambino aveva qualche difetto veniva gettato da una rupe del monte Taigèto.

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Cosa accadeva all'età di sette anni?

All'età di sette anni il bambino lasciava la famiglia per andare a vivere in un campo militare insieme ai suoi coetanei.

L'educazione dei fanciulli aveva come obiettivo quello di infondere in essi l'amore per le armi e lo spirito di sacrificio.

Nei campi militari i ragazzi imparavano a sopportare la fame e la sete; il caldo, il freddo e la pioggia; a camminare scalzi, a dormire per terra. Erano abituati a lunghe marce, a sopportare il dolore e a non avere pietà per i nemici e ad obbedire sempre.

Gli Spartiati allenavano duramente il corpo, mentre non dedicavano molto tempo all'educazione della mente: essi si limitavano a imparare a leggere, scrivere e contare.

Quando entravano nell'esercito?

A venti anni entravano nell'esercito e vi rimanevano fino a sessanta anni.

Nei primi dieci anni di servizio vivevano sempre nell'accampamento, mentre successivamente avevano l'obbligo di partecipare una volta al giorno ai sissizi, ovvero alle mense sociali. Lo scopo di questi pasti in comune era quello di favorire il formarsi di uno spirito cameratesco. Ogni Spartiata dava una somma fissa in denaro o in alimenti per la preparazione di tali pasti.

Gli Spartiati dovevano essere sempre pronti a combattere in qualsiasi momento ce ne fosse stato bisogno. Non avevano la necessità di lavorare per vivere perché la loro terra veniva lavorata dagli Iloti.

Non erano desiderosi di arricchirsi, né amavano il lusso e le comodità che consideravano delle mollezze non degne di un uomo vero.

Qual era il ruolo delle donne Spartiate?

Il ruolo principale delle donne Spartiate era quello della maternità.

Anche le donne ricevevano un'educazione fisica. Esse gareggiavano tra loro nella corsa, in prove di forza, praticavano il lancio del giavellotto e del disco: questo perché si pensava che solamente se entrambi i genitori fossero stati robusti e forti sarebbero nati figli altrettanto robusti e forti.

Le donne erano educate ad apprezzare la forza fisica dei mariti e dei figli e il loro coraggio fino a preferire la loro morte piuttosto che saperli sconfitti o addirittura vigliacchi.

 
 
 


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