L'ISTRUZIONE AL TEMPO DEI ROMANI
LA SCUOLA NELL'ANTICA ROMA
Quale fu l'importanza dell'istruzione presso i Romani?
L'istruzione fu sempre considerata molto importante presso i Romani.
Come era organizzata la scuola romana?
I fanciulli e le fanciulle iniziavano la scuola a 7 anni e la frequentavano fino ai 12 anni.
La scuola non era pubblica, ma vi erano dei maestri che si occupavano dell'istruzione dei ragazzi. Essi erano pagati dalle famiglie.
Le famiglie ricche prendevano un insegnante in casa: in genere si trattava di uno schiavo colto.
Le famiglie povere, con una spesa modesta, mandavano i loro figli da un maestro. Le aule erano stanze prese in affitto, ma capitava anche che le lezioni si tenessero sotto un portico o una tettoia o addirittura all'aperto.
Le lezioni duravano tutto il giorno, salvo una pausa per il pranzo.
Il maestro, con una frusta in mano, era seduto su una sedia detta cattedra. Attorno a lui, seduti su panche o sgabelli, stavano i ragazzi.
Per scrivere venivano usate delle tavolette di cera, dette tabulae, sulle quali si incideva con uno stilo, cioè una cannuccia di ferro appuntita, oppure si scriveva su rotoli di papiro.
A scuola si imparava a leggere, scrivere e contare. Quando Roma entrò in contatto con la cultura greca, a scuola si iniziò ad imparare anche il greco e a studiare gli autori più famosi.
Cos'era la scuola di grammatica?
A 12 anni, i maschi, potevano continuare gli studi passando alla scuola di grammatica dove si studiava la letteratura greca e quella latina.
Qui restavano fino a 16 anni.
Cos'era la scuola di retorica?
Terminata la scuola di grammatica, i figli dei ricchi e dei nobili che volevano darsi alla politica, potevano frequentare, fino all'età di 18 anni, la scuola di retorica dove si imparava l'arte di parlare in pubblico.
Come la scuola cambiò nel corso degli anni?
A partire da Cesare si iniziò a prestare sempre più attenzione all'istruzione dei bambini e dei ragazzi. Egli assegnò alcuni locali del Foro alla scuola di grammatica e di retorica.
Più tardi, gli imperatori della dinastia Flavia iniziarono a pagare un maestro di retorica, Quintiliano.
Traiano mise a disposizione un grande ambiente nel Foro per le attività scolastiche.