COME CAMBIA IL SENATO DALLA REPUBBLICA ALL'IMPERO
IL SENATO SOTTO AUGUSTO
Quale fu l'atteggiamento di Augusto nei confronti del Senato?
Augusto, pur riconoscendo in apparenza l'importanza del Senato, di fatto, ridusse il suo potere.
I senatori continuavano ad avere un compito di prestigio, ma concretamente non prendevano decisioni politiche: queste ultime, infatti, erano di competenza di Augusto e il Senato si limitava semplicemente ad approvarle.
Quali furono le misure adottate da Augusto nei confronti del Senato?
Per prima cosa Augusto allontanò dal Senato molti senatori per ragioni morali.
Quindi ridusse il numero dei senatori da 900 a 600, in modo da avere un'assemblea più ristretta: cosa che avrebbe reso più facile il funzionamento di questo organo.
Stabilì che per entrare a far parte del Senato era necessario un patrimonio maggiore rispetto al passato: in questo modo si garantiva che i senatori avessero un certo ceto.
I senatori venivano eletti, ma ad Augusto spettava il diritto di accettarli: ciò permetteva all'imperatore di avere un Senato composto da tutti membri di suo gradimento.
Il Senato aveva potere in campo giudiziario dato che ad esso spettava di giudicare i delitti politici e le cause penali riferite agli stessi senatori.
Sempre al Senato spettava il compito di governare le province, con la sola eccezione dell'Egitto che veniva guidato da un prefetto scelto tra i cavalieri.
Come, Augusto, modificò il ruolo dei consoli?
Augusto aumentò il numero dei consoli.
La durata del loro incarico fu, però, ridotta a 6 mesi, come pure ridotto fu il loro potere politico.
Il consolato divenne soprattutto un titolo di prestigio.